Bin Ladin: una calamità


In un incontro con al-Jarida ar-Ra'iy, un quotidiano nazionale del Kuwait (datato 19 dicembre 1998, edizione 11503), al-Allama dello Yemen Shaykh Muqbil ha detto:

"Libero me stesso, davanti ad Allah, da Usama bin Ladin. Egli è una calamità e una prova per i Muslimin (la Ummah) e le sue azioni sono malvagie." [1]

Nello stesso incontro, è stato chiesto al Shaykh:

domanda: è stato notato che i Musulmani in occidente sono sottoposti a difficoltà quando una bomba esplode, non importa dove accada nel mondo

risposta: sono consapevole di questo. Alcuni dei nostri fratelli dalla Bretagna mi hanno telefonato lamentandosi della difficoltà che affrontano, e mi hanno chiesto se è giusto per loro proclamare apertamente il loro ripudio da Usama bin Ladin. Quindi abbiamo detto loro che ci siamo liberati da lui e dalle sue attività molto tempo fa, e la realtà (che accade nel mondo) testimonia che i Musulmani nel mondo si sono confrontati con le difficoltà dovute a questi movimenti che sono supportati dai "fratelli corrotti" (Ikhwuan al-Muslimun) e altri oltre a loro, e l'aiuto di Allah è cercato.

[1] il Shaykh dà un avvertimento esplicito dalla deviazione di bin Ladin, in verità sono le persone della conoscenza -che sono la gente dell'intuito e della comprensione- gli unici in grado di vedere le fitan anni prima che si manifestino loro. Riflettendo sulle parole di Shaykhul-Islam 'Abdul-'Aziz Ibn 'Abdullah Ibn Baz (morto nel 1420 Hijri) quando nel 1996 disse: "Quindi il mio consiglio ad al-Mas'ari, al-Faqih e Ibn Ladin e a tutti coloro che attraversano la loro via, è di lasciare solo questo disastroso sentiero, e di temere Allah e di guardarsi dalla Sua vendetta e dalla Sua rabbia, e di ritornare alla guida e di pentirsi ad Allah da qualunque cosa li abbia preceduti."

Tradotto da Mujahida - The Salafi Manhaj